Breve Sommario
Questo video esplora il naturalismo nel Rinascimento, concentrandosi su Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella. Vengono esaminate le loro visioni sulla natura, il ruolo di Dio e la conoscenza, evidenziando come questi pensatori abbiano influenzato il pensiero scientifico successivo.
- Bernardino Telesio: Natura autonoma, conoscenza attraverso i sensi, caldo e freddo come forze primarie.
- Giordano Bruno: Critica della religione, concetto di Dio come "mente sopra tutto" e "presente in ogni cosa".
- Tommaso Campanella: Importanza dei sensi nella conoscenza, le tre primalità dell'essere (potenza, sapienza, amore) e del non essere (impotenza, insipienza, odio).
Introduzione al Naturalismo nel Rinascimento
Il Rinascimento ha visto un rinnovato interesse per la politica e la natura. L'uomo è tornato al centro dell'attenzione, e la natura è diventata oggetto di studio per essere compresa e sfruttata. Questo periodo ha visto anche un interesse per la magia e le scienze occulte, considerate strumenti per raggiungere i propri scopi, anticipando la rivoluzione scientifica.
Bernardino Telesio
Bernardino Telesio (1509-1588) sosteneva che la natura è autonoma e svincolata da forze metafisiche. L'uomo è parte della natura e deve conoscerla attraverso l'osservazione sensoriale. Telesio identificava due forze contrapposte in natura: il caldo (sede nel sole) che dilata e rende leggeri, e il freddo (sede nella terra) che condensa e immobilizza. Queste forze incorporee necessitano di un corpo per esprimersi, rappresentato dal sole e dalla terra. Dio, secondo Telesio, non interviene direttamente nella natura, ma ne è il garante dell'ordine e dell'autonomia, una visione affine a quella di Cartesio.
Giordano Bruno
Giordano Bruno (1548-1600) fu arso vivo per le sue dottrine eretiche. A differenza di Galileo, non ritrattò mai le sue idee. Bruno si allontana dalla prospettiva scientifica per abbracciare la magia e critica la religione, considerandola uno strumento per governare i popoli "rozzi". Tuttavia, riconosce un tipo di religiosità accettabile nei sapienti che cercano Dio razionalmente. Il Dio di Bruno è "mente sopra tutto" (mens super omnia) e "presente in ogni cosa" (mens insita omnibus). Dio è sia trascendente (fuori dal cosmo) che immanente (presente nel mondo), agendo come anima del cosmo attraverso l'intelletto universale.
Tommaso Campanella
Tommaso Campanella (1568-1639), un domenicano accusato di eresia, fuggì a Parigi. Campanella combina il rigore fisico di Telesio con aspetti magici e metafisici. Credeva che la vera conoscenza derivi dai sensi. Campanella identifica tre "primalità" dell'essere: potenza (forza derivante dalla necessità), sapienza (causa delle cose naturali) e amore (armonia volta al fine supremo). Esistono anche tre "primalità" del non essere: impotenza, insipienza e odio, che derivano dalle limitazioni nel mondo fisico.

