Deprescribing (get off meds)

Deprescribing (get off meds)

Breve Sommario

Il video tratta della dismissione dei farmaci inappropriati, un compito cruciale ma complesso. Evidenzia come, con l'età, i rischi dei farmaci possono superare i benefici, trasformandoli in "veleno". Vengono presentati esempi di pazienti e un protocollo passo dopo passo per la dismissione dei farmaci, sottolineando l'importanza di valutare attentamente ogni farmaco, considerare i rischi di cadute e iponatriemia, e bilanciare i benefici con i rischi, specialmente negli anziani fragili.

  • Valutazione e personalizzazione del piano di trattamento farmacologico.
  • Importanza di considerare i rischi di cadute e iponatriemia negli anziani.
  • Bilanciamento tra benefici e rischi dei farmaci, specialmente nel controllo della glicemia.

Quando i Farmaci si Trasformano in Veleno

Il video inizia sottolineando come la dismissione di farmaci inappropriati sia un compito importante ma difficile. Viene evidenziato che oltre il 40% degli adulti sopra i 75 anni assume cinque o più farmaci e che, con l'età, i rischi di questi farmaci possono superare i benefici. Uno studio citato mostra che la riduzione delle prescrizioni non necessarie in case di cura ha ridotto la mortalità del 26% e le cadute del 24%. Il video si propone di rispondere a domande su quando interrompere i farmaci, quali farmaci interrompere e come gestire il processo.

Primo Esempio di Paziente

Il primo paziente è un uomo di ottant'anni in buona salute che assume cinque farmaci: candesartan, aspirina, omeprazolo, pravastatina e ezetimibe. L'analisi dei farmaci rivela che l'omeprazolo, assunto per il reflusso acido, non è più necessario dato che il paziente non ha sintomi da anni e gli esami sono normali; si decide quindi di ridurlo gradualmente. Per quanto riguarda l'aspirina, si spiega che, pur avendo benefici per la prevenzione di eventi cardiovascolari in chi ha già avuto problemi cardiaci, nei pazienti senza precedenti di infarto o ictus i rischi di sanguinamento superano i benefici. Si decide quindi di interrompere l'aspirina, il che potrebbe ridurre la necessità di omeprazolo. Gli altri farmaci per la pressione e il colesterolo vengono mantenuti data la buona salute del paziente e l'assenza di effetti collaterali.

Secondo Esempio di Paziente

Il secondo paziente è una donna di quasi 70 anni, fragile e con alto rischio di cadute, che assume amitriptilina e zopiclone per dormire, bendroflumetiazide, candesartan e sertralina. Viene sottolineato come le cadute siano un problema grave negli anziani e come molti farmaci possano aumentare il rischio. In questo caso, tutti e cinque i farmaci sono classificati come farmaci che aumentano il rischio di caduta. Si decide di interrompere gradualmente lo zopiclone, sostituendolo eventualmente con melatonina a rilascio prolungato e migliorando l'igiene del sonno. Si prevede di ridurre e interrompere l'amitriptilina. La combinazione di sertralina e farmaci per la pressione può causare iponatriemia (bassi livelli di sodio), che aumenta il rischio di cadute e mortalità. Si interrompe quindi la bendroflumetiazide, monitorando la pressione e considerando l'aggiunta di un calcio-antagonista a basso dosaggio se necessario. Si prevede di ridurre la sertralina, garantendo il supporto alla salute mentale del paziente.

Protocollo di Dismissione

Viene descritto un protocollo in tre fasi per la dismissione dei farmaci: raccolta di informazioni sui farmaci assunti, effetti collaterali e stato di salute del paziente; identificazione dei farmaci da interrompere attraverso un processo decisionale condiviso tra medico e paziente, basato sui benefici e rischi; creazione e attuazione di un piano concreto con follow-up adeguato e modifiche se necessarie. Si sottolinea che questo processo è particolarmente utile per pazienti con molteplici problemi di salute, transizioni di cura, aspettativa di vita limitata, difficoltà nell'assunzione dei farmaci, anziani, fragili o con demenza.

Terzo Esempio di Paziente

Il terzo paziente ha circa 75 anni, è diabetico di tipo 2 e ha insufficienza cardiaca. Assume Lantus, glipizide, aspirina e un beta-bloccante. Si consiglia di interrompere l'aspirina per i rischi di sanguinamento. Si spiega l'importanza di bilanciare il controllo della glicemia con altri rischi, soprattutto negli anziani, e si suggerisce un obiettivo di HbA1c meno rigido (8%). Si raccomanda di dimezzare la dose di Lantus e interrompere il glipizide per evitare ipoglicemia e cadute. Si suggerisce di iniziare empagliflozin, un inibitore SGLT2 indicato per pazienti con diabete di tipo 2 e insufficienza cardiaca. Si nota che il beta-bloccante ha interazioni problematiche con i farmaci che abbassano l'insulina, fornendo un motivo in più per ridurre l'insulina e interrompere il glipizide. Si sottolinea l'importanza di non controllare troppo rigidamente i livelli di zucchero nel sangue negli anziani fragili e che a volte ha senso aggiungere farmaci se c'è una buona ragione.

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