Droghe ed effetti sul sistema nervoso

Droghe ed effetti sul sistema nervoso

Breve Riepilogo

Questo video fornisce una panoramica dettagliata di diverse sostanze psicoattive e i loro effetti sul sistema nervoso centrale. Vengono discussi i meccanismi d'azione, gli effetti a breve e lungo termine, i rischi e i potenziali usi terapeutici di sostanze come nicotina, caffeina, alcol, anfetamine, cocaina, cannabinoidi e oppioidi. Il video mira a educare sulle proprietà e i pericoli di queste sostanze.

  • Il sistema nervoso è composto da 100 miliardi di neuroni che comunicano attraverso sinapsi.
  • Diverse sostanze psicoattive agiscono sui neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e noradrenalina, alterando il funzionamento del cervello.
  • Molte di queste sostanze causano dipendenza e possono avere gravi effetti collaterali a lungo termine.

Il Sistema Nervoso e i Neurotrasmettitori

Il sistema nervoso è composto da 100 miliardi di neuroni che comunicano tra loro attraverso sinapsi, ovvero connessioni che permettono il passaggio di impulsi elettrici e neurotrasmettitori da una cellula all'altra. I neuroni sono cellule eccitabili in grado di generare impulsi elettrici. Essi sono costituiti da un corpo cellulare con il nucleo, da cui si dipartono i dendriti (che ricevono informazioni) e l'assone (che trasmette informazioni). Le sinapsi sono i punti di contatto tra i neuroni, attraverso i quali avviene il passaggio di neurotrasmettitori, sostanze chimiche endogene che permettono la comunicazione tra le cellule nervose.

Sostanze Psicoattive e il Sistema Nervoso

Le sostanze psicoattive sono tutte le sostanze che hanno un effetto sul sistema nervoso centrale. Esse agiscono su tre sistemi del nostro cervello: il sistema dei neurotrasmettitori della serotonina (che regola l'umore), della dopamina (il "neurotrasmettitore della gratificazione") e della noradrenalina (che regola l'attenzione e le reazioni). L'assunzione di queste sostanze provoca il rilascio di una maggiore quantità di neurotrasmettitori e ne inibisce il riciclaggio, prolungandone gli effetti. Tuttavia, l'uso cronico può danneggiare le cellule nervose fino a ucciderle, riducendo il numero di recettori e compromettendo le funzionalità del sistema nervoso.

Alcol

L'etanolo o alcol etilico è l'unico tipo di alcool che possiamo ingerire senza avvelenarci. Esso si crea attraverso un processo di fermentazione alcolica, quando la frutta matura viene attaccata da batteri chiamati saccaromiceti. L'alcol, pur essendo considerato una droga con azioni tossiche sull'organismo, viene metabolizzato dal corpo con l'unico scopo di essere neutralizzato ed eliminato.

Quando l'alcol raggiunge il cervello, interagisce con i neuroni e le cellule cerebrali. Esso sopprime l'azione del glutammato (neurotrasmettitore eccitatorio) e incrementa l'azione del GABA (neurotrasmettitore inibitorio), determinando una diminuzione del funzionamento delle vie glutamatergiche. Ciò significa che il flusso di informazioni rallenta e vengono percepite solo le sensazioni più forti, calando l'attenzione e la memoria. L'incremento del GABA, invece, agisce sulla confusione creata dall'attività cerebrale, rendendola più chiara ma non eccessivamente. Inoltre, viene alterato anche l'effetto del neurotrasmettitore dopamina, aumentandone la produzione e causando iperattività ed euforia.

Un altro effetto dell'alcol sull'organismo riguarda il sonno: esso aiuta ad addormentarsi, ma poi impedisce di riposare bene, influenzando la fase REM in cui si sogna. A livello psicologico, l'assunzione regolare di alcol richiede dosi sempre maggiori per ottenere lo stesso effetto, e la sospensione improvvisa può causare astinenza, con sintomi come allucinazioni, delirium tremens e rischio di morte.

Caffeina

La caffeina, o teina, è un alcaloide naturale presente in piante come caffè, cacao, tè, cola e maté. È la sostanza psicoattiva più diffusa e consumata al mondo, utilizzata sia a scopo ricreativo che medicale. La caffeina è legale in tutti i paesi ed è accettata o tollerata dalle principali religioni.

Gli effetti principali della caffeina sono la riduzione della sonnolenza e il potenziamento della concentrazione, grazie al suo meccanismo di azione. Essa infatti blocca il recettore dell'adenosina, una sostanza che normalmente agisce in modo sedativo e inibitorio sul sistema nervoso centrale. Bloccando l'adenosina, la caffeina rimuove il segnale che indica stanchezza e bisogno di riposo, costringendo il cervello a rimanere sveglio e concentrato.

Nonostante i suoi effetti stimolanti, la caffeina può avere anche effetti collaterali, come l'insonnia, soprattutto se consumata in grandi quantità o prima di andare a dormire. Pertanto, è sconsigliabile bere caffè poco prima di coricarsi, specialmente per le persone più sensibili agli effetti della caffeina.

Nicotina

La nicotina è la sostanza più tossica contenuta nel tabacco, che agisce sul sistema nervoso centrale provocando assuefazione. Essa entra nell'organismo attraverso il fumo, passando dai polmoni al sangue. La nicotina agisce sui recettori nicotinici presenti in alcune aree cerebrali, come la corteccia frontale, attivandoli e provocando piacere e rilassamento.

Dopo il primo contatto con la nicotina, i recettori vengono immediatamente attivati ed eccitati. Con l'assunzione ripetuta, i recettori si abituano alla sostanza, aumentando di numero e diffusione. Questo spiega perché la prima sigaretta sia la più eccitante, mentre successivamente la sensazione va diminuendo, provocando calma e rilassamento. In caso di astinenza, i recettori si risvegliano dal torpore, causando nervosismo, agitazione e il desiderio irrefrenabile di fumare.

La nicotina agisce sul cervello liberando dopamina, un neurotrasmettitore che regola l'umore e il piacere, rendendo il fumatore schiavo di questa dipendenza. Gli effetti a lungo termine della nicotina possono essere molto dannosi, come l'uccisione di cellule cerebrali e danni all'ippocampo, responsabile della memoria a lungo termine.

Anfetamine

L'anfetamina è una sostanza stimolante del sistema nervoso centrale, che agisce come agonista indiretto dei neurotrasmettitori dopamina e noradrenalina. Essa aumenta il rilascio di questi neurotrasmettitori e ne impedisce il riciclaggio, provocando effetti come irritabilità, tremore, agitazione, disturbi del sonno, perdita di appetito, aggressività, depressione e instabilità dell'umore.

L'anfetamina può essere assunta oralmente, sniffata, iniettata o fumata. In dosi elevate, può portare ad allucinazioni, arresto cardiaco, danni ai reni e al fegato, oltre a gravi disturbi mentali. Uno dei pericoli più gravi delle anfetamine è la loro elevata neurotossicità, che può causare la degenerazione irreversibile dei neuroni.

Cocaina

La cocaina è una sostanza stupefacente che agisce come potente stimolante del sistema nervoso centrale, vaso costrittore e anestetico. Essa si ottiene dalle foglie della pianta di coca e può essere assunta in diversi modi, come inalazione o iniezione endovenosa.

L'effetto farmacologico principale della cocaina è il blocco del riassorbimento di dopamina, serotonina e noradrenalina. Ciò determina un aumento della disponibilità di questi neurotrasmettitori a livello sinaptico, provocando una stimolazione continua dei neuroni riceventi e una sensazione di euforia nei consumatori. Tuttavia, l'inibizione cronica dei processi di recupero può causare l'esaurimento delle riserve di neurotrasmettitori, alterando la normale risposta fisiologica dei circuiti cerebrali.

Questo meccanismo è alla base degli effetti di astinenza, come il desiderio irrefrenabile (craving) di assumere nuovamente la sostanza per evitare le crisi di astinenza. L'uso cronico di cocaina può inoltre causare gravi problemi psichiatrici, come psicosi paranoide, e danni cardiovascolari.

Cannabinoidi

I cannabinoidi sono una classe di composti psicoattivi derivanti dalla pianta di cannabis sativa. Tra i principali cannabinoidi troviamo il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD).

Il THC è il principale cannabinoide psicoattivo, responsabile degli effetti di euforia, alterazione della percezione dello spazio-tempo e sonnolenza. Esso agisce sui recettori CB1 e CB2 presenti nel sistema nervoso centrale, modulando la trasmissione di segnali e provocando cambiamenti a livello cognitivo, emotivo e motorio.

Al contrario, il CBD non ha proprietà psicoattive, ma presenta effetti terapeutici benefici, come la riduzione di ansia, stress, disturbi del sonno e sintomi di patologie come il morbo di Parkinson. Studi hanno dimostrato che l'uso cronico di cannabinoidi psicoattivi, come il THC, può causare danni permanenti allo sviluppo cerebrale, soprattutto nei giovani.

Oppioidi

Gli oppioidi sono composti chimici psicoattivi che producono effetti simili alla morfina, come analgesia, sedazione e euforia. Essi agiscono su specifici recettori (mu, delta e kappa) presenti principalmente nel sistema nervoso centrale e periferico.

Gli effetti collaterali degli oppioidi includono disturbi cognitivi, allucinazioni, depressione respiratoria, restringimento delle pupille, nausea e convulsioni. Nonostante il loro largo impiego in ambito medico come analgesici e anestetici, gli oppioidi possono causare dipendenza anche durante l'uso terapeutico, provocando una sindrome da astinenza in caso di sospensione improvvisa.

Gli antagonisti degli oppioidi, come la naloxone, sono in grado di antagonizzare gli effetti di queste sostanze, regolarizzando la respirazione e migliorando lo stato di coscienza. Essi sono pertanto fondamentali nella diagnosi e nel trattamento delle overdose da oppioidi.

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