Eva Cantarella | Modelli di libertà. Atene e Sparta | festivalfilosofia 2021

Eva Cantarella | Modelli di libertà. Atene e Sparta | festivalfilosofia 2021

Breve Sommario

Questo video esplora le differenze tra Sparta e Atene, due città-stato greche, sfidando la visione tradizionale di una contrapposizione totale. L'autrice analizza la condizione femminile, l'omosessualità e la cultura in entrambe le città, evidenziando le somiglianze e le differenze. Il video mette in luce come le fonti storiche siano spesso parziali e come la nostra comprensione di Sparta sia stata influenzata da pregiudizi.

  • Sparta e Atene erano più simili di quanto si pensi, con istituzioni politiche simili.
  • La condizione femminile era molto diversa nelle due città, con le donne ateniesi soggette a restrizioni severe e le donne spartane godendo di una maggiore libertà.
  • L'omosessualità maschile era presente in entrambe le città, ma con pratiche e significati diversi.
  • Sparta, contrariamente alla credenza popolare, non era una società ignorante, ma aveva una cultura e una poesia proprie.

La Condizione Femminile

L'autrice inizia analizzando la condizione femminile ad Atene, evidenziando come le donne fossero considerate inferiori agli uomini e soggette a restrizioni severe. Gli uomini ateniesi potevano avere tre tipi di relazioni: con la moglie, con una concubina e con un'etera. Le donne, invece, potevano avere rapporti solo con il marito. La loro libertà era limitata e la loro reputazione era facilmente macchiata.

La Condizione Femminile a Sparta

A Sparta, la condizione femminile era molto diversa. Le donne spartane erano considerate libere e potenti, con un ruolo importante nella società. Erano libere di muoversi, di partecipare alla vita pubblica e di ereditare proprietà. Il loro ruolo di madri era molto importante e veniva riconosciuto. Tuttavia, l'autrice solleva alcuni dubbi sulla vera natura della loro libertà, evidenziando come il loro ruolo fosse strettamente legato alla produzione di figli maschi e alla gloria militare.

Cultura e Omosessualità

L'autrice affronta il tema della cultura e dell'omosessualità a Sparta e Atene. Sfida la credenza popolare che Sparta fosse una società ignorante, citando esempi di poeti spartani come Tirteo e Alcmane. L'autrice sottolinea come Sparta non fosse interessata a costruire monumenti imponenti come Atene, ma aveva una cultura propria.

Omosessualità a Sparta

L'autrice analizza l'omosessualità maschile a Sparta, evidenziando come fosse una pratica comune e istituzionalizzata. I ragazzi spartani, a partire dai 12 anni, avevano un amante adulto che li seguiva e li educava. Questo rapporto aveva una funzione educativa e paterna. L'autrice sottolinea come il rito matrimoniale spartano, che prevedeva un finto rapimento della sposa, fosse probabilmente legato al passaggio da una sessualità non procreativa a una procreativa.

Omosessualità Femminile

L'autrice conclude il video analizzando l'omosessualità femminile a Sparta e Atene. Ad Atene, l'omosessualità femminile era considerata la cosa peggiore al mondo. A Sparta, invece, Plutarco scrive che le donne amavano le donne e che non erano gelose se amavano la stessa donna. L'autrice cita l'interpretazione di Bruno Gentili, secondo cui un partenio di Alcmane celebrava un matrimonio tra due donne. Questo potrebbe spiegare la differenza radicale nella valutazione dell'omosessualità femminile tra le due città.

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