Breve Sommario
Questo video offre un'introduzione al Manierismo, esplorando come questo movimento artistico abbia reinterpretato le regole del Rinascimento. Si analizzano le opere di artisti chiave come Parmigianino, Rosso Fiorentino, Pontormo, Bronzino, Veronese e Tintoretto, evidenziando le loro innovazioni stilistiche e il contesto storico che ha influenzato il loro lavoro.
- Il Manierismo nasce come reazione alla perfezione del Rinascimento, con artisti che cercano nuove forme di espressione.
- Il Sacco di Roma nel 1527 ha disperso gli artisti, diffondendo il Manierismo in tutta Europa.
- Artisti come Veronese e Tintoretto hanno sviluppato un Manierismo veneto caratterizzato da colori vivaci e composizioni teatrali.
Introduzione al Manierismo: Licenza e Regola
Il Manierismo, un movimento artistico nato nei primi vent'anni del Cinquecento in Italia, si sviluppa in un periodo in cui artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello avevano raggiunto l'apice della perfezione rinascimentale. Questo movimento è caratterizzato dalla "licenza", intesa come trasgressione delle regole, e dalla "regola", ovvero la capacità di applicare tali regole. Il Manierismo si manifesta in diverse aree d'Italia, tra cui la Toscana, l'Emilia-Romagna e il Veneto, ognuna con caratteristiche uniche.
La Madonna dal Collo Lungo di Parmigianino
L'opera "Madonna dal collo lungo" di Parmigianino è un esempio emblematico del Manierismo. La Madonna presenta proporzioni esagerate, con un collo allungato e un corpo sproporzionato, che rappresentano una voluta esasperazione delle regole classiche. La postura del bambino Gesù richiama la Pietà di Michelangelo, ma con un'aria inquietante che sostituisce il sonno con la sensazione della morte. La composizione include elementi simbolici come San Girolamo e una serie di colonne che creano uno spazio matematicamente rigoroso ma enigmatico.
La Sfida ai Modelli Rinascimentali
Gli artisti manieristi si trovavano di fronte alla sfida di superare i modelli di perfezione stabiliti dai grandi maestri del Rinascimento. Invece di imitare pedissequamente questi modelli, hanno cercato uno stile autentico che si discostasse dalle regole imposte. Questo ha portato a una direzione più teatrale, misteriosa e ambigua, che rifletteva le crisi e le criticità del Cinquecento. La Madonna delle Arpie di Andrea Del Sarto, dipinta nel 1517, mostra elementi classici ma introduce anche figure mostruose alla base dell'altare, simboleggiando le turbolenze religiose dell'epoca.
Rosso Fiorentino e la Deposizione di Volterra
Rosso Fiorentino, allievo di Andrea Del Sarto, è noto per opere come la "Deposizione di Volterra". Questa scena, ambientata su un fondale teatrale, presenta personaggi spigolosi e taglienti, con colori acidi e una luce artificiale. Le scale su cui sono arrampicati i personaggi non sono appoggiate a una base stabile, e il corpo di Cristo ha un colore verdognolo. La composizione risulta caotica e senza un centro definito, abbandonando le regole della razionalità e della proporzione per esprimere un'autenticità che mette in crisi i canoni rinascimentali.
Pontormo e la Deposizione
Jacopo Carucci, detto Pontormo, un altro allievo di Andrea Del Sarto, è celebre per la sua "Deposizione". Quest'opera presenta una forma geometrica circolare, ma il centro del cerchio cade nel vuoto, creando una sensazione di instabilità. I colori sono esasperati e mentali, e i personaggi hanno espressioni allucinate. La scena è ambientata in un fondale teatrale, con una Maddalena che si volta per porgere un fazzoletto a Maria, simboleggiando il lutto e la separazione. Pier Paolo Pasolini ha omaggiato quest'opera nel suo film "La ricotta", ricostruendo la scena con attori.
Il Secondo Manierismo e Bronzino
Nella seconda metà del Cinquecento, a Firenze, emerge un secondo Manierismo, rappresentato da artisti come Francesco Salviati e Agnolo Bronzino. Bronzino, allievo di Pontormo, è noto per i suoi ritratti eleganti e raffinati, che riflettono un linguaggio meno astruso rispetto al suo maestro. I suoi ritratti della famiglia de Medici sono esempi emblematici di questo stile.
Il Manierismo Veneto: Veronese e Tintoretto
Nel Veneto, Paolo Cagliari detto il Veronese e Jacopo Robusti detto il Tintoretto sviluppano un Manierismo caratterizzato da colori vivaci e composizioni teatrali. Veronese impiega i colori complementari per creare effetti di luce, come nella "Cena in casa di Levi" e nelle decorazioni di Villa Barbaro a Maser. Tintoretto, invece, utilizza modellini e candele per studiare gli effetti di luce, creando opere drammatiche come il "Ritrovamento del corpo di San Marco" e il "Miracolo dello schiavo".
Il Sacco di Roma e la Diffusione del Manierismo
Il Sacco di Roma nel 1527 ha disperso gli artisti che si erano riuniti nella città, diffondendo il linguaggio del Manierismo in tutta Europa. Artisti come Rosso Fiorentino sono stati chiamati a decorare residenze reali, portando con sé le innovazioni stilistiche del movimento. Palazzo Te a Mantova, con il suo fregio dorico che sembra sgretolarsi, è un esempio di come l'arte manierista riflettesse le turbolenze dell'epoca.

