Sommario Breve
Questo video tratta la sicurezza legata all'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni sul posto di lavoro. Spiega come valutare questi rischi e le misure da adottare per ridurli. Il video definisce gli agenti cancerogeni e mutageni, le loro categorie di classificazione e le misure preventive e protettive da adottare. Viene presentato un algoritmo per la valutazione del rischio cancerogeno e un metodo per stimare l'indice di rischio. Infine, vengono discussi gli agenti teratogeni e la loro importanza nella valutazione del rischio.
- Gli agenti cancerogeni e mutageni sono classificati in categorie in base al loro potenziale di causare danni alla salute.
- Le misure preventive includono la sostituzione di agenti cancerogeni e mutageni, l'utilizzo di sistemi chiusi e la riduzione al minimo dell'esposizione.
- La valutazione del rischio deve essere ripetuta ogni tre anni.
Definizione di Agenti Cancerogeni e Mutageni
Il video inizia definendo gli agenti cancerogeni e mutageni secondo il Decreto Legislativo 81/2008. Un agente cancerogeno è una sostanza o miscela che corrisponde ai criteri di classificazione come sostanza cancerogena di categoria 1A o 1B, in base al Regolamento CLP (Regolamento CE n. 1272/2008). Gli agenti mutageni sono sostanze o miscele che causano mutazioni del materiale genetico, danneggiando il DNA. Anche gli agenti mutageni sono classificati in categorie in base al loro potenziale di causare danni.
Problematiche legate agli Agenti Cancerogeni
Il video evidenzia le difficoltà legate all'individuazione degli effetti degli agenti cancerogeni. Gli effetti si manifestano in tempi molto lontani rispetto all'esposizione, rendendo difficile collegare l'effetto con la causa. Inoltre, le cause di un tumore possono essere molteplici e svilupparsi nel corso della vita, rendendo difficile identificare una causa specifica.
Misure Preventive e Protettive
Il video descrive le misure preventive e protettive da adottare per ridurre l'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni. La prima misura è la sostituzione con sostanze meno pericolose. Se la sostituzione non è possibile, si deve utilizzare un sistema chiuso per evitare il contatto con l'agente. Se neanche questo è possibile, si devono adottare misure per ridurre al minimo l'esposizione, come l'aspirazione, i dispositivi di protezione individuale e gli schermi.
Valutazione del Rischio Cancerogeno
Il video presenta un algoritmo per la valutazione del rischio cancerogeno, sviluppato dall'ISPRA in collaborazione con l'ASL della Regione Sicilia. L'algoritmo prevede una serie di passaggi per valutare il rischio e adottare le misure di tutela necessarie.
Metodo ISS per la Stima dell'Indice di Rischio
Il video descrive il metodo ISS per la stima dell'indice di rischio cancerogeno. Il metodo prevede una formula che tiene conto di diversi parametri, come il fattore di protezione collettiva, la temperatura di utilizzo, la categoria di rischio e la quantità utilizzata.
Misure di Riduzione dell'Esposizione
Il video elenca le misure di riduzione dell'esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni. Queste misure includono la riduzione al minimo dei quantitativi utilizzati, la riduzione al minimo dei lavoratori esposti, l'evitare l'emissione nell'aria, la misurazione degli agenti, la pulizia dei locali e delle attrezzature, le procedure di emergenza, la conservazione e il trasporto in sicurezza, la raccolta e l'immagazzinamento degli scarti, le misure protettive per i lavoratori sensibili, i servizi igienici adeguati, l'utilizzo di indumenti protettivi, la custodia dei dispositivi di protezione individuale, l'informazione e la formazione, l'etichettatura degli impianti e dei contenitori, le misure in caso di incidenti, i lavori particolari, la sorveglianza sanitaria e il registro degli esposti.
Agenti Teratogeni
Il video conclude con una breve discussione sugli agenti teratogeni. Questi agenti non sono inclusi nel Capo II del Decreto Legislativo 81/2008, ma devono essere considerati nella valutazione del rischio. Gli agenti teratogeni possono causare danni alla capacità di procreare e danni ai feti. È importante considerare questi agenti nella valutazione del rischio, soprattutto per le lavoratrici in gravidanza.