Striscia di Gaza e Hamas: storia del territorio palestinese e del movimento in guerra con Israele

Striscia di Gaza e Hamas: storia del territorio palestinese e del movimento in guerra con Israele

Breve Sommario

Il video offre una panoramica sulla storia della Striscia di Gaza, dalla sua origine fino alla situazione attuale, spiegando come e perché Hamas è emersa come forza dominante.

  • La Striscia di Gaza è un territorio palestinese densamente popolato con una storia complessa, segnata da conflitti e occupazioni.
  • Hamas è un'organizzazione che combatte per l'autonomia palestinese, ma è considerata terroristica da molti paesi.
  • La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è critica, con alti tassi di povertà e disoccupazione.

Intro

Il video introduce la Striscia di Gaza, paragonandola per dimensioni ad alcune regioni italiane per dare un'idea della sua estensione. L'obiettivo è ripercorrere la storia della Striscia e capire come Hamas si è sviluppata al suo interno. Viene sottolineato che il video sarà una sintesi oggettiva, ma necessariamente semplificata, invitando gli spettatori ad arricchire la discussione nei commenti con rispetto ed educazione. Si consiglia di seguire gli approfondimenti sulla questione israelo-palestinese disponibili su Geopop per una visione più completa.

Cos'è la Striscia di Gaza e dove si trova

La Striscia di Gaza è descritta come una fascia di territorio palestinese sul Mediterraneo, lunga 41 km e larga tra 6 e 10 km, con una superficie di circa 365 km². Prima del conflitto, ospitava circa 2.200.000 persone. Insieme alla Cisgiordania, costituisce una delle due parti dello Stato di Palestina, il cui riconoscimento internazionale è limitato.

Come e quando è nata la Striscia di Gaza

Il concetto di Striscia di Gaza come territorio definito risale al 1948, mentre la città di Gaza ha una storia antichissima, menzionata anche nella Bibbia. Fondata nel secondo millennio a.C., fu occupata da vari popoli, tra cui Egizi e Filistei. Nel VII secolo d.C., fu conquistata dagli arabi, che diffusero la lingua e l'Islam. All'inizio del XVI secolo, passò sotto l'Impero Ottomano e, dopo la Prima Guerra Mondiale, divenne parte del mandato britannico della Palestina. Nel 1948, durante la guerra arabo-israeliana, la Striscia fu occupata dall'Egitto, diventando l'unico tratto della costa palestinese che Israele non riuscì a conquistare.

La Striscia dal '48 al '67

Nel periodo successivo al 1948, la Striscia di Gaza conobbe un'enorme crescita demografica a causa dell'afflusso di circa 700.000 rifugiati palestinesi costretti a lasciare le loro case nei territori occupati da Israele. Furono allestiti campi profughi, inizialmente con tende e poi con edifici in muratura, dove vivono ancora oggi i discendenti dei rifugiati. La Striscia rimase sotto il controllo egiziano fino alla Guerra dei Sei Giorni nel 1967, quando fu occupata dalle truppe israeliane, che iniziarono a costruire colonie sioniste nell'area. Il sionismo è un movimento nato alla fine del XIX secolo con l'obiettivo di creare uno stato ebraico nella regione palestinese.

La nascita di Hamas

Hamas, acronimo di "Movimento di Resistenza Islamica", è un'organizzazione che combatte per l'autonomia dei palestinesi, basandosi sui principi dell'Islam. È considerata un'organizzazione terroristica da molti paesi, tra cui l'Unione Europea, gli Stati Uniti e Israele, a causa dei suoi attentati e attacchi militari contro lo stato ebraico e i suoi cittadini. Dopo la Guerra dei Sei Giorni e l'occupazione israeliana, si diffuse il "Centro Islamico", un'organizzazione di assistenza sociale legata ai Fratelli Musulmani egiziani. Inizialmente non coinvolto in politica, il Centro Islamico cambiò orientamento negli anni '80, sostenendo la prima Intifada. Nel 1987, fu fondata Hamas come ramo militare dei Fratelli Musulmani in Palestina.

Fatah e il processo di pace con Israele

All'epoca, la politica palestinese era dominata da Fatah, un partito guidato da Yasser Arafat che seguiva una linea politica nazionalista e laica e che tutt'oggi controlla la Cisgiordania. Fatah aveva avviato un processo di pace con Israele, ma Hamas non approvava questa linea e iniziò ad attaccare obiettivi militari israeliani. Inizialmente, le azioni di Hamas erano dirette soprattutto contro i palestinesi accusati di collaborare con Israele. Contemporaneamente, Hamas forniva assistenza sociale, istituendo mense, ospedali e servizi per i palestinesi più poveri. Negli anni '90, il processo di pace portò alla cessione della Striscia di Gaza da parte di Israele all'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), un nuovo organismo politico guidato da Fatah. Tuttavia, la colonizzazione sionista e gli attacchi di Hamas continuarono, portando il governo israeliano a erigere una barriera intorno alla Striscia, isolando di fatto l'area.

Il ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza

Nella Striscia di Gaza vivevano anche circa 9.000 ebrei in 21 insediamenti creati dopo il 1967, che Israele doveva gestire e proteggere. Nel 2005, il governo israeliano decise di smantellare questi insediamenti e di trasferire gli abitanti, dopo cinque anni di scontri feroci in tutta la regione palestinese, noti come la Seconda Intifada.

L'ascesa politica di Hamas

Nel frattempo, Hamas cambiò la sua strategia politica e nel 2006 partecipò per la prima volta alle elezioni politiche dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP). Sorprendentemente, Hamas vinse le elezioni a scapito di Fatah. Questo successo era dovuto alla sfiducia della popolazione verso l'ANP, all'attivismo sociale di Hamas e al modo in cui l'organizzazione conduceva la lotta contro Israele.

La guerra civile del 2007 tra Hamas e Fatah

In risposta alla vittoria di Hamas, Israele impose un blocco navale totale sulla Striscia di Gaza, che continua ancora oggi. Dopo la vittoria elettorale, iniziò un periodo caotico che culminò nel 2007 con una guerra civile tra Hamas e Fatah. Hamas prese il potere nella Striscia di Gaza, mentre Fatah, attraverso l'ANP, mantenne il controllo della Cisgiordania, che rimane ancora in parte occupata da Israele.

La situazione nella Striscia di Gaza oggi

Da allora, la tensione è continua. Hamas e altre milizie palestinesi lanciano frequentemente razzi contro Israele, che li abbatte con il sistema antimissilistico Iron Dome e risponde con bombardamenti aerei. Questi causano anche vittime innocenti, anche se in passato membri di Hamas si sono nascosti in edifici civili per dissuadere Israele dal contrattaccare o per screditare lo stato ebraico. La Striscia di Gaza rimane circondata dalla barriera costruita da Israele, con varchi controllati. Hamas ha realizzato una rete di tunnel sotterranei per contrabbandare merci, tra cui armamenti, soprattutto al confine con l'Egitto. Il blocco navale israeliano impedisce il commercio marittimo, lo sfruttamento di un giacimento di gas scoperto nel 2000 e la pesca oltre una certa distanza dalla riva. La situazione umanitaria è drammatica, con gran parte della popolazione che vive in edifici fatiscenti e servizi carenti. Secondo un rapporto del 2021 della Banca Mondiale, circa il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e il tasso di disoccupazione supera il 50%. Gli aiuti internazionali arrivano nella Striscia, ma secondo Israele e i suoi alleati, sono usati da Hamas per le sue attività politiche e militari. La Striscia è controllata da Hamas e il governo è separato da quello della Cisgiordania. Sono attive varie milizie armate, come le brigate Ezzedin al-Qassam (il braccio armato di Hamas) e il Movimento per la Jihad Islamica in Palestina, considerate organizzazioni terroristiche da Israele e da vari paesi occidentali, ma che godono di un certo sostegno popolare. Molti abitanti della Striscia di Gaza considerano Israele responsabile delle loro condizioni di vita e hanno un forte desiderio di rivalsa, ma ci sono anche molti palestinesi contrari ai metodi e all'ideologia di queste organizzazioni, soprattutto in Cisgiordania.

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