Breve Sommario
Il video tratta della tortura intrafamiliare dei bambini (TIC), un argomento che l'autrice ha sperimentato in prima persona. Discute di come la TIC influenzi la chimica del cervello in modo simile all'abuso fisico e di come possa portare a problemi comportamentali e difficoltà nelle relazioni in età adulta. L'autrice condivide le sue esperienze personali di abusi sessuali, manipolazione e isolamento da parte dei suoi genitori e del suo patrigno. Sottolinea l'importanza di riconoscere la TIC come una forma di abuso e di fornire supporto ai sopravvissuti.
- La tortura intrafamiliare dei bambini (TIC) è una forma di abuso che può avere effetti duraturi sulla salute mentale e fisica.
- I sopravvissuti alla TIC possono lottare con problemi comportamentali, difficoltà nelle relazioni e disturbo da stress post-traumatico complesso (CPTSD).
- È importante riconoscere la TIC come una forma di abuso e fornire supporto ai sopravvissuti.
Introduzione alla Tortura Intrafamiliare dei Bambini (TIC)
L'autrice introduce il concetto di tortura intrafamiliare dei bambini (TIC), descrivendola come una sintesi di ciò che ha vissuto nella sua vita. Spiega di aver iniziato la terapia per il disturbo da stress post-traumatico complesso (CPTSD) e il disturbo depressivo maggiore e di aver capito che molti dei suoi problemi comportamentali da adulta derivavano dalle sue esperienze infantili. L'autrice sottolinea che, sebbene la sua infanzia non fosse "normale" a causa dell'affidamento, non si considerava vittima di abusi gravi come quelli che si vedono nei film.
Definizione di Tortura e TIC
L'autrice chiarisce che la tortura intrafamiliare non implica necessariamente violenza fisica estrema come il waterboarding. Piuttosto, si tratta di stili di punizione che danneggiano psicologicamente il cervello e ne alterano la chimica. L'autrice menziona di aver ricevuto commenti sui suoi video di TikTok da persone che minimizzano le sue esperienze, ma sottolinea che la TIC è specifica per l'ambiente intrafamiliare e coinvolge il lavaggio del cervello e la manipolazione.
Abuso Sessuale e Consapevolezza Materna
L'autrice condivide la sua esperienza di abusi sessuali da parte del suo patrigno, iniziati quando era molto piccola. Rivela che sua madre era a conoscenza degli abusi ma non ha fatto nulla per fermarli. L'autrice descrive un incidente specifico in cui il suo patrigno la chiuse in camera da letto e si sedette sul suo letto, facendola sentire a disagio.
Punizioni e Isolamento
L'autrice descrive le punizioni che subiva, tra cui essere rinchiusa nella sua stanza come in una cella di prigione, con tutti i suoi effetti personali rimossi. Le veniva tolta la biancheria da letto, i vestiti, i trucchi e le veniva dato un guardaroba inadeguato. Non le era permesso di avere privacy, di parlare o di andare in bagno senza permesso. L'autrice spiega che queste punizioni erano una forma di isolamento, simile a quella che si trova in prigione.
Assenza del Padre Biologico e Ricordi Materni
L'autrice menziona che suo padre biologico era in prigione durante questo periodo e non era presente nella sua vita. Condivide un ricordo felice di quando aveva circa 3 anni e ballava con sua madre, ma afferma che dopo quel momento sua madre si è "spenta" e non ha più avuto una relazione positiva con lei. L'autrice spiega che la scuola era il suo unico posto sicuro, ma anche lì veniva presa in giro, il che la danneggiò ulteriormente.
Proposta Inappropriata del Patrigno
L'autrice descrive un incidente in cui il suo patrigno le propose di fare video pornografici con lui. Inizialmente, le aveva detto che le avrebbe trovato un lavoro come fotografa, ma poi cambiò idea e le disse che avrebbe dovuto essere lei la protagonista dei video. L'autrice si sentì a disagio e sospettosa, e si rese conto che si trattava di una proposta inappropriata.
Tentativo di Strangolamento
L'autrice racconta di un episodio in cui il suo patrigno tentò di strangolarla perché non voleva lavare i piatti. Descrive di essersi sentita distaccata dal suo corpo e di non aver opposto resistenza. Il patrigno la strangolò due volte, ma si fermò perché il fratello minore dell'autrice era presente.
Confidenza con un Amico e Mancanza di Supporto Familiare
Dopo l'incidente, l'autrice si confidò con un amico di nome Sam, che le consigliò di chiamare la polizia. Tuttavia, l'autrice non riuscì a farlo. Si sentiva spaventata e confusa, e si rese conto di essere in pericolo. L'autrice sottolinea che, dopo la proposta del patrigno, la vita continuò normalmente e nessuno si preoccupò di lei.
Eroe Infranto
L'autrice riflette sul suo rapporto con il patrigno, che considerava il suo eroe. Ricorda come la faceva sentire speciale e al centro del suo universo, ma poi la distrusse completamente. L'autrice spiega che il cambiamento nel comportamento del patrigno iniziò quando aveva circa 12 o 13 anni.
Primi Segnali di Abuso
L'autrice descrive alcuni dei primi segnali di abuso, come quando il suo patrigno le diede il suo vecchio smartphone e le chiese di cancellare una foto del suo pene. Ricorda anche di essersi sentita a disagio quando il suo patrigno faceva commenti sessualizzanti mentre faceva shopping per il suo primo reggiseno.
Normalizzazione dell'Abuso e Dinamiche Familiari
L'autrice spiega che nella sua famiglia era normale parlare del suo corpo in modo sessualizzato. Rivela che il suo patrigno aveva relazioni con altri membri della famiglia, tra cui la suocera e la sorella di sua madre. L'autrice sottolinea che la sua famiglia non vedeva nulla di sbagliato in questi comportamenti e che cercavano di controllare il suo comportamento.
Tentativi di Protezione Traumatici della Madre
L'autrice spiega che sua madre, a sua volta vittima di abusi, cercò di proteggerla mostrandole film snuff e costringendola ad ascoltare registrazioni di crimini violenti. L'autrice sottolinea che sua madre era gelosa di lei e che questo permeava ogni aspetto della loro famiglia.
Rivelazione e Reazione della Madre
L'autrice racconta di aver finalmente rivelato a sua madre la proposta del patrigno. Sua madre reagì in modo strano, chiedendole di ripetere la storia e poi mandandola fuori dalla stanza. L'autrice spiega che, dopo la rivelazione, il patrigno iniziò a spiarla attraverso un buco nel muro del bagno.
Incontro con un'Amica e Scoperta del Patrigno nel Bagno
L'autrice descrive un incidente in cui un'amica dormì a casa sua. A tarda notte, mentre andava a prendere dell'acqua, vide il suo patrigno uscire dal bagno in boxer. L'amica si insospettì e l'autrice si rese conto che il suo patrigno la stava spiando.
Rottura dei Contatti con la Famiglia e Rivelazioni Materne
L'autrice spiega di aver deciso di interrompere i contatti con la sua famiglia biologica. Poco dopo, sua madre la chiamò e le disse che il suo patrigno la stava perseguitando e che si era iscritta a siti pornografici. In seguito, le rivelò di aver trovato delle chiavette USB con video di abusi su minori.
Caccia e Droghe
L'autrice racconta di un viaggio di caccia con il suo patrigno, durante il quale le diede delle pillole per farla rimanere sveglia. Tuttavia, l'autrice non ricorda nulla del viaggio. In seguito, scoprì che il suo patrigno aveva pubblicato un post su Facebook in cui diceva che l'unica cosa che era "morta" quel giorno erano le sue gambe.
Richiesta di Aiuto alla Polizia e Mancanza di Azione
L'autrice implorò sua madre di consegnare le chiavette USB alla polizia, ma lei si rifiutò. L'autrice contattò la polizia, ma l'agente incaricato del caso si limitò a chiedere ai suoi genitori se possedevano delle chiavette USB e non intraprese ulteriori azioni.
Relazione Complicata con la Madre
L'autrice descrive la sua relazione complicata con sua madre, che a volte sembrava preoccuparsi di lei, ma poi la tradiva e la manipolava. L'autrice spiega che sua madre la usava per spiare le amanti del suo patrigno.
Decisione di Denunciare e Conseguenze
L'autrice racconta di aver avuto una discussione con sua madre e di aver deciso di denunciare gli abusi. Il giorno dopo, non diede un bacio d'addio al suo patrigno, il che lo turbò. L'autrice si sentì in colpa, ma decise di andare avanti e di parlare con il suo insegnante di matematica.
Supporto dell'Insegnante e Intervento delle Autorità
L'insegnante dell'autrice la incoraggiò a parlare con un consulente scolastico. Dopo aver raccontato la sua storia, il consulente chiamò i servizi sociali. L'autrice fu intervistata dalla polizia e messa in affidamento d'emergenza.
Affidamento e Mancanza di Supporto
L'autrice descrive le sue esperienze nel sistema di affidamento, che non sempre fornì il supporto di cui aveva bisogno. Fu trasferita in diverse case famiglia e affrontò difficoltà con i suoi genitori affidatari.
Riconciliazione con i Genitori e Ritiro delle Accuse
L'autrice racconta di aver deciso di ritirare le accuse contro il suo patrigno e di tornare a vivere con i suoi genitori. Spiega di averlo fatto perché si sentiva in dovere di "salvare" i suoi genitori e di portarli in paradiso.
Tutela e Cambiamento di Comportamento dei Genitori Affidatari
L'autrice spiega che i suoi genitori affidatari cristiani ottennero la sua tutela. Tuttavia, dopo aver ottenuto la tutela, il loro comportamento cambiò drasticamente. Iniziarono a diventare strani e controllanti, e l'autrice si sentì a disagio.
Fuga dalla Casa dei Genitori Affidatari e Richiesta di Aiuto
L'autrice racconta di essere scappata dalla casa dei suoi genitori affidatari dopo una discussione. Chiamò diversi amici, ma nessuno poté aiutarla. Alla fine, contattò un'amica di nome Riley, i cui genitori le offrirono un posto dove stare.
Trasferimento a Casa di Riley e Inizio di una Nuova Vita
L'autrice si trasferì a casa di Riley e dei suoi genitori, dove visse per circa un anno. Descrive questo periodo come un periodo di stabilità e normalità. Tuttavia, la relazione con la famiglia di Riley si deteriorò nel tempo.
Relazione con un Uomo Adulto e Mancanza di Supporto
L'autrice racconta di aver iniziato una relazione con un uomo adulto mentre viveva con la famiglia di Riley. Nessuno nella sua vita, tranne un'amica, la scoraggiò da questa relazione.
Matrimonio e Abbandono del College
L'autrice spiega di aver fatto sesso con il suo ragazzo e di essersi sentita in colpa. Decisero di sposarsi e di abbandonare il college.
Allontanamento dalla Religione e Guarigione
L'autrice racconta di aver iniziato a mettere in discussione la sua fede religiosa e di essersi allontanata dalla chiesa. Spiega di aver trovato conforto nel paradosso di Epicuro, che l'ha aiutata a decostruire le sue credenze religiose.
Minacce e Molestie
L'autrice rivela che la sua famiglia biologica continua a minacciarla e a molestarla. Sua madre ha persino creato un account TikTok dedicato a esporla e a condividere informazioni private sulla sua salute mentale.
Terapia e Guarigione
L'autrice sottolinea l'importanza della terapia e dei farmaci per la sua guarigione. Spiega che la terapia l'ha aiutata a capire le sue esperienze e a sviluppare meccanismi di coping sani.
Conclusione e Messaggio di Speranza
L'autrice conclude il video incoraggiando i sopravvissuti ad abusi a parlare delle loro esperienze e a cercare aiuto. Sottolinea che è importante riconoscere la TIC come una forma di abuso e fornire supporto ai sopravvissuti.